“ESPRIME UN SISTEMA COMPLETO DI RIUTILIZZO CON UN RISULTATO CHE MERITA LA PREPARAZIONE.”

– carni cotte miste
– olio di oliva
– 2 cipolle
– 1 spicchio di aglio
– 2-3 foglie di salvia e un rametto di rosmarino
– peperoncino
– 1/2 bicchiere di vino bianco
– 150 g di pomodori pelati
– 1/2 cucchiaio di conserva
– 1/2 litro di brodo (anche vegetale)
– pane raffermo (pane toscano sciapo, che raccomando peraltro per tutte le zuppe, sia di carne che di verdura)
– parmigiano grattugiato a piacere

Si tagliano le carni finissime, quasi a formare un macinato grossolano.

Si taglia poi sottile la cipolla lasciandola appassire in un tegame basso con olio di oliva e sale.

Quando inizia a prendere colore, si aggiunge lo spicchio d’aglio, la salvia e il rosmarino finemente tagliuzzati, a piacere il peperoncino e di seguito la carne sminuzzata.

Si lascia insaporire a fuoco vivace e poi si aggiunge il vino lasciandolo rapidamente assorbire.

Si mette poi la conserva sciolta in un cucchiaio d’acqua e a distanza di qualche minuto i pomodori ben schiacciati, controllando il sale.

Si lascia cuocere a fuoco medio almeno per un’oretta, aggiungendo poco alla volta il brodo.

Ne deve risultare una specie di minestra di media densità, colorata e saporita.

Si serve con il pane raffermo presentato a piacere: in fette piccole e molto sottili disposte a coprire il fondo del piatto; in dadi croccanti preparati al forno (➥ recupero del pane) da aggiungere nella quantità desiderata alla zuppa ciascuno nel proprio piatto.

Tratto dal volume AVANZI POPOLO
di Letizia Nucciotti
EDIZIONE Stampa Alternativa / Banda Aperta srl