– pasta avanzata di qualsiasi tipo, formato e condimento
– 1 uovo (per un piatto abbondante di pasta)
– 1-2 cucchiai di parmigiano
– 1 bicchiere di pangrattato
– olio per frittura

Per il ripieno a piacere: dadini di formaggio, olive snocciolate, dadi di würstel o prosciutto cotto, un pezzettino di salsiccia o di pomodoro…

Si macina la pasta il più finemente possibile (in un tritatutto da cucina) senza però spappolarla, e la si sistema in una ciotola ampia mescolandola con l’uovo intero e il parmigiano.

Si amalgama con le mani in modo che formi un impasto uniforme e morbido ma non eccessivamente umido (nel caso, si aggiungono piccole quantità di pangrattato o parmigiano).

Nelle paste al pomodoro, di solito più umide, è frequente dover fare delle piccole aggiunte per raggiungere la giusta consistenza, facendo attenzione però a non eccedere per non indurire troppo l’impasto.

A piacere si può mettere dell’origano, così da ottenere un buon profumo di pizzaiola che combina bene con l’eventuale ripieno di olive o formaggio filante.

Si formano delle palline della dimensione di una noce passandole e rotolandole nel pangrattato.

Prima di impanarle si possono farcire a piacere con uno degli ingredienti consigliati, giocando con l’abbinamento dei gusti secondo l’impasto di cui si dispone. Basta praticare con l’indice un piccolo avvallamento nella pallina già formata, introdurre il cubetto del ripieno prescelto tornando poi a richiudere il buco con un nuovo rotolamento della pallina tra le palme (meglio se lavate spesso per tenerle umide e libere dall’impasto).

Si friggono in olio caldissimo scuotendo bene il pangrattato in eccesso prima di metterle in padella, mai troppe alla volta.

Sono buone caldissime, da sole o abbinate a qualsiasi tipo di insalata tagliata molto finemente.

Tratto dal volume AVANZI POPOLO
di Letizia Nucciotti
EDIZIONE Stampa Alternativa / Banda Aperta srl