Il progetto CoopNoSpreco su Radio Rai

Abbiamo parlato del progetto CoopNoSpreco su Radio1-Gr Parlamento nella puntata di martedì scorso, 20 marzo, all’interno della rubrica settimanale “No-profit, volontariato associazionismo e terzo settore”. Francesco Russo, il nostro responsabile Politiche Ambientali e lotta allo spreco, nonché coordinatore del progetto CoopNoSpreco, ha parlato ai microfoni di di Paola Severino. Vi riportiamo un estratto dell’intervista.

Paola Severini: Ogni anno circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo pari addirittura un terzo di quello che viene prodotto finisce sprecato prima ancora che arrivi sulla tavola di noi consumatori perché ha dei difetti di confezionamento, perché scade, perché diventa immangiabile durante la distribuzione o viene gettato via nei negozi alimentari al dettaglio e nei ristoranti. Si tratta di circa 4 volte la quantità di cibo necessaria a sfamare gli 800 milioni di persone denutrite del nostro pianeta. Contro tutto questo è nata Coop no-spreco, la prima web community italiana dedicata alla condivisione di esperienze, iniziative e buone pratiche, consigli e ricette e soprattutto donazione delle eccedenze alimentari e non alimentari. Ne parliamo stamattina con Francesco Russo, il responsabile di lotta allo spreco del settore nazionale delle politiche sociali della Coop. È giusto quello che ho detto?

Francesco Russo: Perfettamente, giusto. Intanto grazie per questa opportunità che ci viene data di far conoscere il nostro progetto. Il progetto CoopNoSpreco è curato dall’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori che associa tutte le cooperative di consumatori che in Italia gestiscono una grande rete di vendita a insegna Coop. Parliamo di aziende cooperative a proprietà sociale con 8 milioni e 500 mila soci la cui mission è da sempre la difesa del reddito, l’attenzione alla qualità dei prodotti e alla sicurezza alimentare, il rapporto con il territorio e le sue comunità. Noi abbiamo nel nostro DNA una forte valenza a carattere sociale, in tal senso siamo anche un’organizzazione di consumatori che promuove attività consumeriste e tra queste c’è anche il progetto CoopNonSpreco. È questo un progetto nazionale che mette assieme consumatori, produttori distributori, organizzazioni del volontariato sociale ed è finalizzato al contenimento dello spreco. Spreco alimentare innanzitutto.

Paola Severini: Abbiamo degli insegnanti all’ascolto, le chiedo: come devono fare le scuole che vogliono realizzare percorsi didattici e iniziative di condivisione e scambio per sensibilizzare gli studenti a mettersi in contatto con voi?

Francesco Russo: Intanto voglio ricordare che noi da sempre svolgiamo amplissime e importanti attività sul territorio nazionale di educazione al consumo consapevole con le scuole. Chiunque voglia partecipare (aziende di produzione o distribuzione, scuole associazioni di volontariato sociale, comuni) alle attività che proponiamo con questo progetto può iscriversi alla web community e partecipare a tutte le attività che la web community e il portale in generale CoopNoSpreco offrono.

Paola Severini: Ci dica cosa possono fare le associazioni che si occupano del tema alimentare in generale.

Francesco Russo: Volevo intanto ricordare che la nostra organizzazione, la Coop, in Italia le promuove dal 2013, anno in cui è stata varata la legge del ’Buon Samaritano’.

Paola Severini: mi racconta cosa è la legge del buon samaritano?

Francesco Russo: La legge del Buon Samaritano, nata nel 2003, consente la donazione delle eccedenze alimentari alle organizzazioni del volontariato sociale equiparate al consumatore finale. A partire da quella data la rete Coop in Italia dona le eccedenze prodotte dai propri punti di vendita alle organizzazioni del volontariato sociale. Nel 2016, sono stati donati 28 milioni di euro dei prodotti invenduti, eccedenze alimentari donate a 946 organizzazioni del volontariato sociale che hanno destinato queste merci ad assistere cittadini in difficoltà. Questi 28 milioni di merci si sono trasformati in circa 7 milioni di pasti, si tratta di un’attività consistente, di merci perfettamente edibili che non sono vendute per una serie di ragioni legate al servizio che offriamo ma sono delle merci in perfetto stato di conservazione. Ecco per rispondere alla sua domanda sulle associazioni di volontariato sociale: le nostre donazioni danno un contributo a chi sul territorio si occupa degli ultimi. Le nostre attività di solidarietà potremmo definirle a chilometro zero nel senso che questi prodotti vengono donati a organizzazioni ubicate nei pressi dei nostri punti vendita. Questi prodotti sono innanzitutto prodotti freschi e freschissimi. Che non potrebbero, come dire, entrare in un circuito logistico che ha bisogno di altro tipo di organizzazione e di altri tempi. Si tratta di un’attività molto importante. Un’attività, badi bene, che è stata favorita e agevolata dall’ultima legge contro lo spreco alimentare la legge 166, promossa dall’onorevole Gadda, e che ha agevolato le donazioni. Perché prima era molto complicato e costoso farlo, parlo delle attività legate ad adempimenti burocratici complessi.

Paola Severini: complicata, difficile

Francesco Russo: ma anche molto onerosa, costosa.

Paola Severini: Onerosa adesso non lo è più. Quanto sprechiamo in Italia e quanto sprechiamo nel mondo, Russo?

Francesco Russo: in Italia lo 0,6% del prodotto interno lordo si trasforma in spreco alimentare.

Paola Severini: A cosa corrisponde. Facciamo dei numeri.

Francesco Russo: Si tratta di 2,1 milioni di tonnellate di cibo

Paola Severini: una cosa spaventosa

Francesco Russo: una cosa spaventosa, lei pensi che la FAO calcola che ben un terzo del prodotto delle produzioni agroalimentari nel mondo finisce nella pattumiera, diventa rifiuto. Si tratta di una quantità che, se recuperata correttamente, potrebbe sfamare metà della popolazione mondiale, potrebbe coprire il fabbisogno alimentare che c’è nel mondo. Questi sono dati che non sono riferiti da una qualsiasi organizzazione ma dalla FAO, dalle nazioni unite. Quindi si tratta veramente di quantità enormi.

Paola Severini: cosa possiamo fare noi singoli cittadini per sprecare di meno e aiutare il nostro Pil?

Francesco Russo: Noi possiamo fare molto, pensi che oltre la metà di questo spreco alimentare si verifica in famiglia. Nel nostro progetto CoopNoSpreco, costituito da un portale, da una web community e da una app, ci sono alcuni strumenti semplici che il cittadino può utilizzare. Per esempio nel portale c’è un tutorial. È un tutorial costituito da un quartiere virtuale composto da 7 ambienti (la casa, la farmacia, il supermercato, l’orto, l’azienda di produzione, la scuola, il comune) e cliccando su ciascuno di questi luoghi virtuali il consumatore può ricevere delle informazioni importanti tutte finalizzate a contenere gli sprechi.

Paola Severini: Mi faccia un esempio

Francesco Russo: ecco per esempio sempre all’interno di questa area c’è un decalogo costituito da 10 consigli che possono aiutare a non generare spreco. Per esempio quando vado a fare la spesa, se mi preparo prima, faccio prima una lista delle cose da comprare, faccio in modo che dopo nella gestione quotidiana della casa non si generino eccedenze che finiscono in pattumiera.

Paola Severini: sembra una casa normale, logica, lapalissiana, invece non si fa

Francesco Russo: Sembra una cosa logica ma non è così. Per esempio se io sto attento a come conservo la merce all’interno del frigorifero, oppure se sto attento a leggere bene le etichette, leggere per esempio la data di scadenza riportata in etichetta, posso ridurre considerevolmente lo spreco. E ancora, all’interno del nostro progetto c’è un’altra area importante per il consumatore che è il ricettario. Il ricettario costituito da 13 famiglie di prodotti: il pane, la pasta, la carne, il pesce ecc. Qui si trovano 13 gruppi di ricette che mi dicono com’è possibile riutilizzare alimenti che risultano avanzati. Insomma, si tratta di attività piccole ma importanti, si tratta soprattutto di diffondere una cultura della lotta allo spreco alimentare. Ecco nel nostro progetto noi diamo la possibilità al consumatore non solo di leggere e di mettere in pratica queste ricette che offriamo ma diamo anche l’opportunità al consumatore di pubblicare le proprie ricette antispreco, perché ci sono le ricette legate al territorio e alle tradizioni familiari, pensi alla ribollita in Toscana, penso per esempio alla pasta e fagioli che preparava mia madre fatta con avanzi diversi di pasta che normalmente andrebbero buttati e che invece possono essere utilizzati per preparare un ottimo piatto molto gustoso. Ricordo che quest’area è curata da un’esperta, la signora Nucciotti, che ha lavorato molto con noi con le scuole e che propone soluzioni molto valide in cucina. Peraltro ricordo che ha pubblicato un libro sul riutilizzo degli avanzi dal titolo “Avanzi Popolo”, titolo suggestivo ed evocativo che dà molto bene l’idea di cosa parliamo.

Paola Severini: Bellissimo “Avanzi Popolo”, molto divertente

Francesco Russo: Divertente sì ma anche evocativo. Ed è un bel libro, un libro costituito da 800 ricette. Ci sono anche poi delle video ricette che propone il Prof. Sentieri, un professore che ha organizzato un progetto nazionale con gli istituti alberghieri, denominato “Sacro pane quotidiano”, insomma il consumatore può trovare una serie di ottimi spunti e fare in modo che si generino meno sprechi laddove lo spreco è evitabile

Paola Severini: Perché c’è qualche situazione in cui lo spreco è inevitabile?

Francesco Russo: Laddove è inevitabile, entra in campo la collaborazioni con le organizzazioni del volontariato sociale. Pensi al nostro progetto “Buon Fine” di cui parlavo prima, di donazioni delle merci invendute per attività di solidarietà sociale, i 7 milioni di pasti offerti a chi ne ha bisogno a cui accennavo. Si tratta veramente di un contributo notevole di cui andiamo molto fieri.

Paola Severini: Francesco Russo, non ci lasceremo più perché racconteremo come la lotta agli sprechi è una battaglia da combattere tutti insieme per informare e sensibilizzare, mettere in rete. Vogliamo raccontare come migliora questa battaglia contro lo spreco nel tempo, ci incontreremo fra un paio di mesi nuovamente perché abbiamo bisogno dei dati del 2017, che devono permetterci di sorridere e di dire che qualcosa è cambiato, è vero?

Francesco Russo: Sì, mi farebbe molto piacere ritornare vostro ospite. Ovviamente ci sono tanti dati che noi abbiamo al nostro interno e che possono aiutare a descrivere e comprendere il problema. Pensi che abbiamo promosso una pubblicazione, “Il libro bianco sullo spreco alimentare”, che fa una panoramica generale sul tema dello spreco alimentare ma apre il nostro mondo al tema della gestione delle eccedenze. In esso raccontiamo tutte le attività messe in campo che non sono solamente quelle della donazione ma per esempio di vendere a prezzi scontati del 50% prodotti vicini alla scadenza. Se ci verrà data questa opportunità, avremo modo di riparlarne con piacere. Per intanto vi ringraziamo dell’opportunità che ci è stata data questa mattina.

Paola Severini: Certamente! La Rai è a disposizione perché il suo ruolo di servizio pubblico è proprio quello di informare e sensibilizzare e, dove è possibile, mettere in rete. Noi ringraziamo Francesco Russo della Coop.

Francesco Russo: Grazie ancora a voi.