“SPADA, PALOMBO, MERLUZZO, TONNO, CERNIA, PLATESSA, SOGLIOLA, SAN PIETRO, GALLINELLA…”
PER FEDELTÀ AL TEMA DEGLI AVANZI, RIPORTO UNA GAMMA DI RICETTE SCELTE NON PER LA LORO ORIGINALITÀ, QUANTO PERCHÉ ADATTE A CUCINARE DEL PESCE CHE, NOSTRO MALGRADO, ABBIA STAZIONATO PIÙ DEL NECESSARIO NEL FRIGO DI CASA.

– 1 trancio o filetto di pesce da circa 80 g a testa
– olio di oliva
– 1 piccolo scalogno
– 1 spicchio di aglio
– 1 rametto di rosmarino
– 1 foglia di salvia e 1 di alloro
– qualche cucchiaio di aceto (o a piacere di succo di limone)
– sale
– 1 punta di peperoncino
– una noce di burro e qualche cucchiaio di farina bianca

Si taglia sottile lo scalogno, si schiaccia lo spicchio di aglio aggiungendo il rametto di rosmarino e la salvia, una foglia di alloro, il sale e il peperoncino.

Si condiscono con l’aceto o il succo di limone e un filo di olio, si mescolano bene e con questa marinata si ricoprono le fette di pesce sistemate in un piatto.

Si lasciano riposare e insaporire in frigo per almeno un paio di ore.

Si liberano dalla marinata scolando il liquido in eccesso, si infarinano appena prima di cuocerle per non lasciar ammollare la farina, poi si sistemano in una padella antiaderente con un filo di olio di oliva e la noce di burro.

Si lasciano dorare a fiamma vivace prima da un lato e poi dall’altro, girandole con garbo e salando leggermente in superficie.

Si servono calde accompagnate da spicchi di limone.

Tratto dal volume AVANZI POPOLO
di Letizia Nucciotti
EDIZIONE Stampa Alternativa / Banda Aperta srl