Buon Fine: La donazione della merce invenduta a fini di solidarietà sociale

Il progetto nazionale per la donazione solidale delle eccedenze alimentari si è sviluppato a partire dal 2003, con l’entrata in vigore della Legge del Buon Samaritano e a seguito di importanti esperienze già avviate in vari territori. Queste esperienze sono state un contributo prezioso che Coop ha messo a disposizione nell’iter legislativo che ha portato alla emanazione della Legge 166 del 2016 (Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi).

L’iniziativa assume il nome di Buon Fine e ha la finalità di attuare misure di lotta allo spreco alimentare (nell’ambito di politiche e strategie di economia circolare), di contrasto alla povertà, di sviluppo locale sostenibile sul piano ambientale (limita i rifiuti ed elimina costi di smaltimento) nonché di rafforzamento della coesione sociale sul territorio (attraverso il prezioso contributi di una pluralità di soggetti). Tali soggetti sono: i dipendenti Coop che organizzano e gestiscono le diverse fasi della donazione, i soci Coop che a titolo volontario si occupano dell’individuazione e delle relazioni con enti pubblici e associazioni, della trasparenza nella gestione del progetto, delle verifiche periodiche dell’operato delle stesse e di organizzare iniziative di promozione esterne; le amministrazioni locali che supervisionano il processo di donazione e gli enti beneficiari che ritirano i prodotti per assistere le persone bisognose.

I prodotti del progetto Buon Fine – perfettamente integri nelle loro funzioni d’uso, nutrizionali e igieniche – ritirati dalla vendita perché non conformi agli standard di qualità e servizio, sono contabilizzati, raccolti e conservati in spazi appositi e contenitori dedicati (con oneri di gestione a carico delle Cooperative nel rispetto di specifiche Linee guida) per essere ceduti a titolo gratuito a organizzazioni no profit attive nel sociale che li utilizzano per realizzare pasti o pacchi spesa.

Mediamente i prodotti destinati alle donazioni per il canale “super” provengono per il 44% dal reparto fresco/banchi serviti, il 14% da generi vari, il 22% dall’ortofrutta e il 20% da libero servizio. Il canale “iper” conta il 53% dei prodotti dal reparto fresco/banchi serviti, 8% generi vari, ortofrutta al 22% e 17% libero servizio.

Alle donazioni di prodotti alimentari (freschi e freschissimi, confezionato industriale e prodotti per l’infanzia) si sono aggiunte, negli ultimi anni, quelle dirette all’alimentazione animale e i prodotti non alimentari (per l’igiene della casa e della persona, parafarmacia, abbigliamento e giocattoli).

Dati 2022: 653 punti vendita, 5.442 tonnellate di prodotti alimentari (29,3 milioni di euro) donate a 842 Enti per 10,8 milioni di pasti. [rapporto conversione: 1 pasto=500g]