Lo spreco alimentare è un tema importante sentito a livello mondiale. Per questo il Boston Consulting Group ha condotto lo studio “Tackling the 1,6 Billion Ton Food Loss and Waste Crisis” per fare il punto rispetto agli obiettivi posti a riguardo dalle Nazioni Unite per il 2030. Il dato che più colpisce è la quantità stimata di cibo che finisce nella spazzatura ogni anno: parliamo di circa 1,6 miliardi di tonnellate, che valgono 1200 miliardi di dollari. Il valore di questo spreco è pari a un terzo della produzione globale. Si tratta di una superficie che copre 10 volte l’intera area dell’isola di Manhattan!

Invertire tale tendenza diventa prioritario, considerando che nel 2030 le stime ci vedono cestinare 2,1 miliardi di tonnellate di cibo per un valore che sale a 1500 miliardi di dollari. Un problema che investe anche il settore ambientale, considerando che il cibo che finisce nella spazzatura produce l’8% delle emissioni globali di gas serra. Lo studio riconduce le cause di questo fenomeno a cinque fattori: infrastrutture inadeguate e poca consapevolezza di aziende e consumatori, una visione aziendale diffusa che privilegia parametri di performance del processo produttivo come i costi e l’efficienza ma non lo spreco alimentare, la mancata collaborazione tra gli attori della filiera e le regolamentazioni insufficienti.

Il nostro punto di osservazione ci spinge ad essere moderatamente ottimisti, considerando almeno un paio di fattori:

– in Italia la Legge 166/2016, nota come Legge Gadda, approvata a settembre 2016, definisce e semplifica le donazioni alimentari e farmaceutiche, favorendo attività virtuose per salvare il cibo dalla spazzatura

– come Coop ci impegniamo da anni per ridurre al minimo gli sprechi alimentari, prendendo proprio il parametro dello spreco come fondamentale guida nei nostri processi di gestione e nelle nostre attività in negozio e fuori.

Siamo orgogliosi di poter ricordare che nel 2017 sono stati 694 i punti vendita che hanno aderito al progetto “Mangiami Subito”, che prevede uno sconto dal 20% al 66% sui prodotti vicini alla data di scadenza rimasti invenduti. Grazie al “Buon Fine Coop”, invece, sono stati donati oltre 33 milioni di euro di merce nello stesso anno, pari a 8,2 milioni di pasti donati e 6.534 tonnellate di merci. 930 sono le associazioni del volontariato sociale a cui sono state destinate.

Un buon lavoro si può e si deve fare, con la fondamentale collaborazione di tutti. Scopri cosa puoi fare anche tu nella vita di tutti i giorni consultando i nostri tutorial.