“SPADA, PALOMBO, MERLUZZO, TONNO, CERNIA, PLATESSA, SOGLIOLA, SAN PIETRO, GALLINELLA…”
PER FEDELTÀ AL TEMA DEGLI AVANZI, RIPORTO UNA GAMMA DI RICETTE SCELTE NON PER LA LORO ORIGINALITÀ, QUANTO PERCHÉ ADATTE A CUCINARE DEL PESCE CHE, NOSTRO MALGRADO, ABBIA STAZIONATO PIÙ DEL NECESSARIO NEL FRIGO DI CASA.

– 1 trancio o filetto di pesce da circa 80 g a testa
– olio di oliva
– sale
– qualche cucchiaio di aceto
– 2-3 pomodori verdi
– rosmarino battuto
– 2 spicchi di aglio
– 1 cucchiaio di farina

Si sbattono insieme olio, aceto e sale, aggiungendo uno spicchio di aglio schiacciato e qualche foglia di rosmarino.

Si distribuisce il condimento sulle fette lasciando insaporire 1-2 ore in frigo.

Si toglie l’eccesso della marinata, si infarinano leggermente e si sistemano le fette in una padella antiaderente su un fondo leggero di olio di oliva già caldo.

Si lasciano dorare prima da una parte e poi dall’altra, comprimendo leggermente la superficie con la forchetta.

Si tolgono una volta cotte dalla padella, dove si aggiunge poco olio di oliva e il secondo spicchio di aglio tritato molto finemente.

Senza lasciar scurire l’aglio, si cuociono a fiamma vivace i pomodori verdi tagliati in dadi molto piccoli, aggiungendo il sale e 1/2 cucchiaino di rosmarino tritato finemente.

Si lasciano andare 10-15 minuti prima di tornare a mettere in padella le fette di pesce preparate in precedenza.

Si distribuiscono con un cucchiaio parte dei pomodori della base sopra ai tranci in modo da amalgamare i sapori.

Si fanno cuocere piano col coperchio almeno un’altra decina di minuti prima di servire.

Tratto dal volume AVANZI POPOLO
di Letizia Nucciotti
EDIZIONE Stampa Alternativa / Banda Aperta srl